Miguel Angel Martin, il controverso e discusso fumettista spagnolo torna a Napoli ospite al Carfora Shop per una sessione di autografi con i fan.

L’autore ha iniziato la sua carriera ne 1986 con delle striscie sulla rivista “La Cronica di Leòn” ma è noto ai più per le sue opere “Psychopatia Sexualis”, “Brian the Brain”, “Anal Core”, “Bitch”, “Cyber Freak”, “The Space Between”, “Rubber Flesh” e “Snuff 2000”. Opere che spesso gli hanno creato non pochi problemi, in primis il discusso e censurato “Psychopatia Sexualis” che è stato così descritto sul sito della Feltrinelli:

 

brianLasciate ogni speranza, lettori di “Psychopathia sexualis”, quello che avete tra le mani è semplicemente «il fumetto più violento e ripugnante mai disegnato»: un libro maledetto che, nel 1996, è già stato oggetto di sequestro da parte della magistratura italiana e che oggi ritorna arricchito da nuovi capitoli completamente inediti per illustrare meglio lo stato dell’arte nel campo della patologia sessuale. Il risultato può essere considerato un campionario atroce di omicidi, squartamenti, torture e altre perversioni: un ininterrotto grido di dolore trasformato in un’opera che non ha nessuna intenzione di chiudere gli occhi di fronte alla banalità del male. Le storie raccontate da Martin con il gelido minimalismo narrativo che contraddistingue l’ autore sono ispirate, in eguale misura, da autentici casi di cronaca e dalla fantasia nera che si agita persino nei cervelli più quieti. Senza paura, parlano di ciò che non può essere neppure pensato senza offendere il «comune senso del pudore». Lasciate ogni speranza, lettori di “Psychopathia sexualis”. E non illudete i vostri cuori. Ciò che Martin mette in scena può essere considerato il frutto di una mente malata. Invece è la realtà.

Ospite al Napoli Comicon nel 1998 e poi ad altre fiere italiane di settore, Miguel Angel Martin contrariamente a quanto si può credere leggendo i suoi fumetti, è una persona molto disponibile, simpatica e sempre gentile. In genere si tende ad associare la creatura con il creatore ma mai come in questo caso, le due figure sono molto distanti tra loro.
Martin è inoltre considerato uno degli autori più importanti del secolo proprio per i suoi fumetti dissacranti e trasgressivi che affrontano temi “non comuni” o per meglio dire “scottanti” con molta naturalezza rendendo le sue opere, che piaccia o no, dei tasselli importanti nel fumetto europeo.

Durante il suo recente incontro napoletano, l’autore ha parlato di varie cose con i fan presenti e tra un autografo e un disegno, la classica domanda sulla nascita di Brian the Brain (il suo fumetto più famoso) non poteva mancare.
Per chi non avesse mai letto il fumetto, la storia narra le vicende di Brian, un bambino nato sprovvisto di scatola cranica a causa di un esperimento a cui si è sottoposta la madre (è ambientato in un non precisato futuro). Essendo il cervello così esposto a vista, Brian diventa ovviamente vittima di incomprensione ed emarginazione da parte della società ma nonostante tutto, Brian è un bambino dotato di molta umanità e sensibilità, forse più delle persone “normali”.
La domanda però non trova una reale risposta, nel senso che Martin facendosi una risata, dice che sono passati tanti anni e tutti gli elementi che hanno dato vita a Brian the Brain non li ricorda più molto bene. Sicuramente era frutto di molte infulenze che in quegli anni l’autore viveva (musica e letture in primis) ma anche dal desiderio di mostrare come dietro l’immagine a volte “disturbante” di chi emarginiamo, c’è una umanità simile se non superiore alla nostra.

Non è la prima volta che vieni a Napoli, anzi… Sei stato molto presente anche durante le varie edizioni del Comicon.
Si, trovo che il Comicon sia un evento molto significativo e anche se le prime ambientazioni a Castel S. Elmo avevano un fascino speciale rispetto alle altre fiere, amo Napoli e la sua vitalità che coinvolge come poche altre al mondo e cerco di trovare ispirazioni ogni volta che vengo.
(L’autore è stato premiato con il Gran Premio Attilio Micheluzzi oltre ad aver partecipato ad una esposizione su Psycopathia Sexualis insieme a Jorge Vacca nella prima edizione del Napoli Comicon nel 1988- ndr)

Anche se è passato molto tempo da allora, cosa pensi della vicenda che vide il sequestro di Psycophatia Sexualis e della successiva censura? Il tribunale di Cremona accusò l’opera di essere veicolo di induzione all’ omicidio e alla pedofilia e al suicidio” ma successivamente (cinque anni) il contenzioso si concluse positivamente per te e principalmente per Jeorge Vacca che era il tuo editore e che fu quello che ebbe più problemi.
Beh… è passato molto tempo (1985) dalla vicenda e sicuramente quello che oggi posso dire è che mai pubblicità è stata migliore (ride…). Tutto il resto oggi non ha più importanza.

La sessione di autografi e disegni continua e il tempo a disposizione è poco quindi foto di rito e saluti e lasciamo l’autore ai suoi fans.

mamartin

Miguel Angel Martin

| Interviste |
Scritto da
-