Lucca Comics & Games 2017: Heroes
Heroes… Eroi. Mai termine fu così giusto e azzeccato per questa edizione 2017 che inaugura una serie di novità.
Da dove vogliamo iniziare?
Allora… Sicuramente la prima novità visibile a tutti è stata quella del Palco. Quest’anno per problemi di sicurezza è stato deciso di apporre dei cancelli nell’area che delimita la zona “prato” con quella del passeggio. Da un punto di vista visivo è stata davvero una scelta orribile dato che sembrava la gabbia dei leoni del circo (o delle scimmie ha detto qualcuno). Ha funzionato? Il palco è stato al riparo da eventuali problemi? La risposta è sicuramente si.
Ma la domanda è un’altra: in 10 anni è mai successo qualcosa? La risposta è no. Mai. Nemmeno l’anno scorso in cui per Cristina D’Avena sono state stimate 8000 persone presenti.
Ora però mi chiedo… In caso di necessità, in un’area recintata in cui l’evacuazione passa per un varco, quante possibilità di ingorgo ci sono rispetto ad un’area totalmente libera per defluire?
Coupon a numero chiuso per alcuni eventi
Fino all’anno scorso per gli eventi più quotati come proiezioni, spettacoli, conferenze, si doveva fare la fila davanti il punto di interesse e sperare di rientrare tra i fortunati che potevano assistere (non sempre i posti a disposizione erano tali da soddisfare la richiesta).
E allora quest’anno, per eventi che si prevedevano affollati (due esempi per tutti il concerto di Cristina D’Avena e quello sinfonico dedicato a Star Wars) sono stati distribuiti preventivamente dei biglietti numerati per accedere a tali spettacoli.
Questo da un lato ha permesso ai possessori del coupon di assicurarsi il posto a sedere già dalla mattina senza dover fare la fila (se non per procurarseli) senza rischiare di restare fuori magari perdendo due eventi in caso fossero stati in contemporanea e avesse dovuto fare una scelta.
Questa scelta è stata sicuramente vincente perchè in una kermesse come Lucca Comics & Games in cui gli eventi sono così tanti, sapere di riuscire a vedere almeno parte di quelli che si erano messi in programma è un bel vantaggio.
Cristina D’Avena e i Gem Boy dal vivo sul palco di Lucca Comics & Games
Terzo anno di fila per Cristina D’Avena. Di certo una scelta poco originale e ripetitiva se vogliamo essere pignoli. Ma c’è poco da dire oltre questo. Cristina è un’icona assoluta nel campo delle sigle. Un’artista che ha attraversato quattro decenni indenne e che ancora oggi è amata da un pubblico di ogni età.
Ma quest’anno il suo live non era per tutti. Tremila persone era il limite massimo consentito dalle nuove normative sulla sicurezza. Tremila persone che nella mattinata di sabato hanno fatto una fila (scorrevole) per ritirare il coupon previa esibizione del braccialetto e biglietto di uno qualsiasi dei giorni del Lucca Comics and Games. E anche un questo caso la scelta di limitare l’accesso al palco mediante ticket ha permesso a chi non è riuscito ad accaparrarselo di organizzarsi per altro, come per esempio lo spettacolo al “Teatro Il Giglio” dal titolo “Voci di mezzo” che vedeva celebri doppiatori leggere brani tratti da “Il Signore degli Anelli”, “Harry Potter”, “Il Trono di Spade”, “The Man in The High Castle”, con un’apertura dedicata a “L’erede dell’Impero” di Timothy Zahn. Il tutto con l’accompagnamento di un suggestivo quartetto d’archi. Ma anche questo evento era a numero chiuso.
Netflix, Stranger Things, Warner e Fox: i padiglioni “impossibili”
Se da un lato ci sono eventi a numero chiuso che garantiscono la visione ai fortunati possessori, ci sono padiglioni che per essere visti richiedono una pazienza ai limiti dell’accettabile. Prendiamo ad esempio il padiglione dedicato a Stranger Things. Nonostante l’apertura fosse fissata per le 9.00 di mattina, già dalle 8.30 la fila per accedere era tale da scoraggiare tutti quelli che, seppur amanti della serie, avrebbero dovuto sacrificare almeno un’ora (se non più) di tempo e che quindi si sono visti costretti a fare una scelta. Stesso discorso per lo stand della FOX a Piazza Anfiteatro.
Ma a questa problematica non c’è soluzione dato che il pubblico è decisamente tanto e i tempi di attesa per le “attrazioni” più cool sono lo scotto da pagare.
Ma cosa c’era in questi padiglioni tanto da destare così tanto interesse?
In realtà quello più interessante era proprio quello di Stranger Things dato che permetteva di entrare nell’altra dimensione, quel “sottosopra” del mondo reale, popolato da mostruose creature.
Gli altri padiglioni invece offrivano la possibilità di vedere costumi e oggetti di scena originali, monitor con proiezioni di trailer e cose di questo tipo.
Il problema non è quello che si può vedere in questi padiglioni ma il tempo di permanenza in rapporto al tempo di attesa.
Fumetti, autografi, incontri con gli artisti, eventi vari.
Anche quest’anno come per le scorse edizioni, il padiglione di Piazza Napoleone è stato quello più ricercato dagli amanti dei fumetti. Le case editrici presenti, tra anteprime e fumetti in versione variant, sono state prese d’assalto dai fan specie quando c’era la possibilità di farsi autografare gli albi dagli autori magari sperando di ottenere anche un disegno. Un plauso alle case editrici che davano la possibilità di farsi autografare qualsiasi cosa. Una critica invece per quelle che obbligano all’acquisto di un albo specifico magari ad un prezzo elevato e per quelle che nonostante l’albo portato da casa sia comunque un loro prodotto vietavano categoricamente la possibilità di un autografo.
Un’altra cosa che molti hanno lamentato quest’anno è stata la concomitanza degli eventi.
La fascia oraria tra le 14.30 e le 17.30 è stata quella più affollata di eventi concomitanti e questo ha messo in condizione i fan di fare delle scelte e rinunciare a qualcosa. E questo è un male per gli eventi più piccoli ma allo stesso tempo interessanti che senza accavallamenti avrebbero avuto un pubblico più numeroso.
Qualcuno ha supposto che la scelta di far coincidere gli eventi sia stata fatta apposta per dividere i flussi così da non affollare i singoli eventi e poter gestire con maggiore sicurezza le persone.
Ma mi riaggancio al discorso del palco: in 12 anni, quante volte avete assistito a problemi durante gli eventi seppur affollati?
Prezzi e quotazioni
Questo è un argomento spinoso che riguarda quasi tutte le fiere. In qualsiasi evento che non sia legato al mondo dei fumetti, esiste quello che è comunemente noto come “prezzo di fiera”, ovvero la possibilità di acquistare ad un prezzo scontato i prodotti in esposiozione. Ma quando si tratta di fumetti & co. questa regola non vale. Anzi. Spesso si assiste ad una speculazione ai danni di chi non è ferratissimo e complice la passione e il desiderio di avere un determinato albo, spende più di quello che in realtà vale. Una volta Lucca Comics & Games era famosa per essere un luogo dove riuscire a trovare albi esauriti o oggetti vintage. Oggi invece il 90% dei fumetti e gadget sono praticamente identici in ogni stand. La differenza la fa il prezzo che può oscillare di qualche euro.
La differenza tra quello che si può trovare tranquillamente in fumetteria (che solitamente scontatra il 10 e il 15% ai suoi tesserati) e quello che si trova in fiera a prezzo pieno la fa solo l’eventuale presenza dell’autore e la sua disponibilità a firmare le copie. In sua assenza, comprare a prezzo pieno quello che si può trovare sottocasa ad un prezzo più basso è davvero una cosa bizzarra. Eppure avviene…
In conclusione
Ogni evento ha dei punti di forza e delle criticità. E Lucca Comics & Games non è esente da entrambi. Ma la grandezza di questo evento sta proprio nei suoi punti di forza che sono tali da riuscire a cancellare ogni aspetto negativo che possiamo trovare. Un evento che riesce ad essere il più grande nel suo settore in Italia e che per artisti, case editrici e appassionati non può essere messo in calendario tra le cose da fare.
Un volume di affari così elevato che ha svegliato anche i ristoratori Lucchesi che fino a qualche anno fa erano tassativi nel chiudere le cucine alle 21.00 e oggi hanno capito che restare aperti altre due ore significa fare soldi.
Una business anche per i B&B che in questi 5 giorni chiedono patrimoni per dormire al punto da creare una quarta fascia di prezzo: Bassa stagione, Media Stagione, Alta Stagione, Comics.
Una macchina che produce soldi e che il Comune di Lucca ha prontamente usato a discapito dei turisti, trasformando aree con strisce bianche in aree a pagamento, carri attrezzi che sequestrano auto senza una reale infrazione se non la mancata esposizione del grattino che invece è punita con la sola multa, verbali che riportano infrazioni diverse da quelle commesse, ecc… E questo è oggi uno dei problemi più annosi per i fruitori di questo evento perchè “sporcano” la gioia e la spensieratezza di quei giorni con reazioni di rabbia e impotenza verso le istituzioni locali che davanti alla domanda del perchè si viene multati quando non si è in torto si sente rispondere “La prossima volta ci pensate due volte prima di venire a Lucca e restate a casa vostra”.
Ecco, su questo si dovrebbe lavorare molto. Perchè è questa ignoranza che rovina tutto…
E quindi è giusto chiamarla HEROES, perchè per sopravvivere a Lucca Comics, nel bene e nel male, si deve essere degli eroi.