Intervista a Clara Serina, voce solista de “I cavalieri del Re”, storico gruppo protagonista di tante sigle tv di successo come Lady Oscar, Tigerman, Devilman.
Chi non ha mai cantato Lady Oscar o l’Uomo Tigre? Due dei tantissimi successi dei Cavalieri del Re, quartetto storico degli anni 80 che ha dato vita a tante belle sigle dei cartoni animati di quegli anni.
Dopo una carriera fatta di tanti successi (otre i due già citati sono da ricordare Devilman, Yattaman, Calendarman, Gigi la trottola, Kimba, Coccinella, Cuore, Moby Dick 5, e tantissimi altri ancora), nel 1986 i “Cavalieri” si sono separati e hanno proseguito le loro carriere autonomamente. Nel 2000 si sono riuniti per la sigla dell’anime “Caro Fratello” (clicca qui per ascoltare la sigla e vedere la serie di Caro Fratello sul canale ufficiale di Yamato Video) dopodichè la “rottura” definitiva.
Ho incontato Clara Serina in più occasioni, e questa piccola intervista è un estratto degli ultimi due incontri più recenti (Comics X Africa e Lucca Comic 2014).
Maggiori informazioni su Clara Serina potete trovarle sul suo sito www.claraserina.com/
D: Clara, i Cavalieri del Re nascono ufficialmente nel 1981 con “La spada di King Arthur” ma avevate già fatto una prima apparizione cantando in “Woobinda”. Quando è stato il momento in cui avete deciso di non fare più i cori per altri artisti e mettervi in gioco in prima persona?
R: In quel periodo mio marito Riccardo Zara componeva per vari artisti e vedemmo che fare per altri era bello ma fare per se era più bello ancora e quindi nacque l’idea di realizzare un progetto nostro che potessimo portare avanti per noi stessi. E quindi dopo lavori in cui facevamo i cori per altri artisti, dissi a Riccardo: “guardiamo sulla rivista TV Sorrisi e canzoni e vediamo qual’è il prossimo cartone in programmazione”. Leggemmo di “Vicky il vichingo” e quasi per gioco pensammo di comporre una sigla per il cartone animato in questione. Scrivemmo una demo e andammo a proporlo a tantissime case editrici. Ma purtroppo, ricevemmo tanti no e intanto la sigla di “Vicky” fu realizzata da altri…
[Edit: nel tempo la questione relativa a Vicky è stata chiarita meglio grazie alle dichiarazioni di Riccardo Zara e la pubblicazione di un volume da parte di Tivulandia in occasione del box celebrativo dei loro 40 anni. Nello specifico, Clara aveva letto della messa in onda della serie ed era convinta che fosse un nuovo cartone in programmazione. In realtà era una replica e quindi la sigla esisteva già da tempo e di fatto, nessun torto fu fatto ai Cavalieri. La sigla però piacque ad Olimpio Petrossi che decise di utilizzarla nel 1981 per “La spada di King Arthur” che di fatto è il primo disco ufficiale della band che prende il nome “I cavalieri del Re” proprio in omaggio a questa sigla.)
Promo per Vicky il vichingo
Sigla di La spada di King Arthur basata su Vicky il vichingo
D: Molti dischi delle sigle sono andate in classifica superando anche brani di musica leggera di artisti contemporanei
R: Si, molti dischi sono andati benissimo e lo stesso “La spada di King Arthur” (che nasce dal cambio di testo del promo di Vicky il Vikingo) fu un successo di vendite nella classifica italiana (97esimo nella classifica finale del 1981 ma arrivò al 17esimo come vendite nel corso dell’anno superando artisti come De Andrè, Mia Martini, Quincy Jones e tanti altri).
Pensa che “La spada di King Arthur” fu realizzata in soli 3 giorni solo con la voce mia e di Riccardo Zara (Guiomar, sorella di Clara, ancora non c’era e Jhonatan, figlio di Clara e Riccardo, era ancora piccolo). Ci chiamarono dicendo che per Vicky oramai era tardi ma che la sigla era piaciuta e quindi avevamo tempi stretti per apportare le modifiche e consegnarle. Ma Riccardo in questo era un mago e il risultato è stato quello che conoscete bene!
D: Successivamente sono arrivati altri successi
R: Si. “La spada di King Arthur” è stato il primo ma poi abbiamo realizzato tanti altri brani tra cui Yattaman, Caledarman, Chappy, Tigerman e ovviamente Lady Oscar. Brani che ancora oggi il pubblico ricorda con affetto a dimostrazione che facevamo un buon lavoro ma principalmente con il cuore.
D: Come avveniva l’assegnazione delle sigle? Venivate contattati direttamente dalle case editrici o vi proponevate voi?
R: All’epoca si facevano provini dando spazio alla qualità della musica. Per ogni sigla esistono molte versioni realizzate da altri artisti ma poi ovviamente solo una veniva scelta.
D: Poi cos’è successo? Ad un certo punto voi come molti altri gruppi vostri colleghi, avete smesso di comporre o cosa?
R: Ma guarda, in verità c’è stato un momento in cui le sigle dei cartoni amimati non sono state più affidate con delle gare come avveniva prima ma venivano realizzate direttamente dall’etichetta che distribuiva il cartone animato in tv avvalendosi ovviamente dei suoi artisti e quindi piano piano i vari Cavalieri del Re & Co. sono stati messi da parte. E quindi oggi purtroppo le cose sono molto diverse dove vige un monopolio…
Poi dopo 15 anni siamo ritornati alle sigle con due progetti: “Caro Fratello” (2000) e “La piccola Nell” (2006).
D: Oggi i Cavalieri del re si sono sciolti ma tu continui a portare avanti progetti musicali.
R: Si, infatti. Di recente ho realizzato un cd richiesto dai fan in cui oltre ad alcuni brani storici ricantati, ci sono degli inediti. Ma non solo. Ho realizzato anche un cd intitolato “Astronave Cioccolato” che include anche un fumetto.
D: E hai anche realizzato un cd a scopo benefico.
R: Esatto. Il disco si chiama “Canto Africa” e contiene 4 versioni della canzone e il ricavato viene devoluto a Comic X Africa che si interessa di progetti umanitari in Africa.
D: Insomma, attivissima.
R: La musica regala emozioni, e le emozioni sono quelle che rendono la nostra vita meravigliosa.
Clicca per la vedere la video intervista al Comics X Africa 2014