Goldrake U arriva in Tv e la rete si infiamma tra post polemici, intolleranza e ignoranza.
C’era da aspettarselo, toccare Goldrake per gli italiani è come toccare la madre. Eppure quello che si è scatenato in questi giorni è andato ben oltre le più nere previsioni. La rete è stata invasa da una pioggia di commenti di ogni tipo, farciti da ogni epiteto possibile, spesso anche con toni violenti.
Ma andiamo con ordine.
Goldrake U in prima serata su Rai 2 il 6 Gennaio 2025 alle ore 21.20
Con questo comunicato Rai girato nel fandom per settimane, la Rai ha fatto sapere che l’anime Grendizer U sarebbe stato mandato in onda con il nome Goldrake U per la gioia di tutti i fan.
Il problema è che la Rai, ma non solo, non si aspettava tutto quello che è successo dopo.
E mentre l’emittente festeggia il risultato dello share che ha raggiunto un picco del 5,5% (poco più di 1.000.000 di spettatori) con la conferma della messa in onda dei successivi episodi nelle prossime domeniche in blocchi da 4 come per la prima serata, la rete ha invece mostrato una pagina per certi versi nera del costume italiano.
Actarus Gender Fluid, Actarus Gay, Actarus Effemminato
Queste sono solo tre tra i tantissimi commenti ignoranti e squalificanti che si sono letti in rete. Commenti di chi ha evidenti problemi con la sua sessualità e che, davanti a personaggi caratterizzati in modo diverso da quelli classici, si è sentito in diritto di tirare in mezzo la mascolinità, le imposizioni da parte del potere sinistroide che ci vuole tutti gender fluid e altre porcate simili.
Una serie di commenti spesso immondi che mettono in luce un problema forse più grande, ovvero che c’è ancora una forte resistenza all’accettazione dell’esistenza di persone dalla sessualità diversa da quella esclusivamente maschile o femminile. E questo è disarmante perché significa che queste persone non hanno imparato nulla nemmeno dai loro eroi che osannano. La tolleranza e l’accettazione di qualcuno diverso da noi è qualcosa che spaventa ancora e se ci si scaglia in maniera così feroce quando si parla di un cartone animato, non oso immaginare cosa succeda nella vita reale di queste persone.
Ma che c’entra Alcor con Mazinga?
L’ignoranza misto a presunta saccenza è un altro aspetto che è emerso in questi giorni.
La maggior parte degli utenti inizia i commenti scrivendo: “sono un grandissimo fan di Goldrake…”, “Sono cresciuto con Goldrake e so tutto…”, “Goldrake è il mio mito ancora dopo 50 anni…”.
Chiariamo una cosa: essere legati ad un personaggio, che sia dell’animazione, dei fumetti, della musica o di qualsiasi altro settore, non significa essere esperti o sapere tutto ma semplicemente avere un legame affettivo dovuto ai ricordi che scaturiscono davanti a quelle immagini o suoni.
STOP.
Nel momento in cui gli utenti che si vendono come grandi fan sono gli stessi che scrivono stupidaggini, il loro commento inizia ad essere meno pesante in termini di valore.
- Go Nagai lo disegnava meglio negli anni 70: peccato che Goldrake non sia stato disegnato da Go Nagai ma da ben 11 artisti della Toei tra cui Kazuo Komatsubara e Shingo Araki
- Actarus era un uomo adulto, non un ragazzino: 20 anni nella serie classica, 16, forse 18 nella nuova. Ma negli anni 70 i ventenni sembravano degli uomini molto più grandi della loro età così come un ragazzo di 16 anni di oggi di certo non dimostra 30 anni.
- Mazinga Z lo pilotava Rio e non Alcor: se dopo 50 anni dobbiamo ancora stare a spiegare che Alcor, Rio e Koji sono la stessa persona allora significa che c’è un problema
- Il doppiaggio nuovo fa schifo, voglio Romano Malaspina: immaginate Romano Malaspina oggi, a 86 anni, doppiare un personaggio di circa 16-18 anni??? Ridicolo.
- Actarus è Gay, si vede dagli atteggiamenti che ha: e qui si apre un mondo fatto di intolleranze e di problemi non risolti con la sessualità di chi scrive questi commenti, ma mi limito a dire che non solo ovviamente non lo è, ma nel corso della serie dimostrerà ampiamente di non esserlo.
- Mi hanno rubato l’infanzia!: a 50 anni, un cartone animato moderno, ti ha rubato l’infanzia? Vedi che forse non è l’infanzia che ti hanno rubato…
- Non è disegnato bello come nel manga: A questo utente rispondo con una immagine dato che ha precisato bene Manga e non Anime anche nei successivi commenti i cui glielo si chiedeva…
E via così…
C’è addirittura uno pseudo blog che tra diversi errori ha etichettato Goldrake U “…un misto tra Candy Candy, Kiss Me Licia ed i Cavalieri dello Zodiaco” .
Lo stesso blog in merito allo share del 5,5% ha scritto: “Molto poco per sperare che la televisione di stato asservita alla narrazione occidentale decida di trasmettere in prima serata gli altri 9 episodi restanti di questo reboot di Goldrake che si è rivelato un vero e proprio flop”. Peccato che la Rai invece avesse già confermato la programmazione dei 9 episodi mancanti a dimostrazione che anche chi scrive su piattaforme dicendo di fare informazione non fa altro che alimentare flame.
Se questo è il livello di conoscenza di quelli che si reputano “grandi fan” allora va da se che i loro commenti non sono attendibili perché scrivono solo sulla base di ricordi sbiaditi o emozioni del passato. Non c’è occhio critico reale, non c’è motivazione di un dissenso o di cosa veramente non è piaciuto.
E molto spesso chi commenta, non ha mai visto un anime negli ultimi 20 anni perché altrimenti alcuni commenti sarebbero stati evitati.
Esiste solo “fa schifo”.
E allora, mi dispiace dirlo, quello che fa schifo è il modo in cui vengono scritti con rabbia e violenza questi commenti (inutili).
Ma se ci sono tutti questi commenti negativi è perché Goldrake U è pessimo?
Anche in questo caso è necessario fare una premessa.
- Ufo Robot Goldrake è del 1975 (1978 in Italia).
- Ufo Robot Goldrake U è del 2024 (2025 in Italia).
Ci sono 49 anni di distanza tra le due serie.
QUARANTANOVE
E’ impensabile paragonare due prodotti realizzati in due epoche storiche totalmente diverse.
- E’ cambiato il modo di disegnare
- E’ cambiata la tecnologia
- E’ cambiato il target
- E’ cambiato il modo di raccontare
- E’ cambiato il modo di fruire
E soprattutto, siamo cambiati noi! Non possiamo pretendere di provare le stesse emozioni provate da bambini oggi che abbiamo 50 anni (chi più chi meno).
Fatta questa premessa, Goldrake U è un prodotto che vale?
La risposta, è NI.
E’ sicuramente un’occasione persa. Poteva essere un capolavoro ma purtroppo ci sono delle pecche importanti come:
- L’assenza delle BGM: imperdonabile. La colonna sonora è quella che fa la differenza in qualsiasi prodotto visivo di intrattenimento. Manca la drammaticità o l’epicità che vengono esaltate proprio dalla musica. La sigla è affidata ai GLAY, un gruppo nato nel 1988 che fa musica J-pop e J-Rock che forse in Giappone funziona bene. Ma tra tante sigle in giapponese di altri anime recenti, questa forse non è tra le più riuscite.
- La storia: alla luce dei 13 episodi, per quanto lineare e veloce ha dei buchi poco chiari.
- Le animazioni: siamo onesti, si poteva fare molto di più.
Pregi:
- Il mecha design: c’è poco da dire, è una rivisitazione ben riuscita.
- La storia: è una trama orizzontale, ogni episodio è legato al precedente. Nelle storie del passato, la perdita di un episodio non comportava nessun problema. Oggi non è così e questo rende in qualche modo lo spettatore “costretto” a continuare a guardare se vuole sapere come va a finire.
- Citazioni: ci sono una marea di citazioni al passato. Senza fare spoiler, nel primo episodio se ne vedono 2 importanti legate alla sigla: il tuono spaziale che distrugge tutti i robot contemporaneamente, Goldrake che esce in caduta libera dal retro dello spacer. Ma nel corso della serie ce ne sono una marea.
- Doppiaggio: anche se è un pregio per la versione italiana, il cast è di tutto rispetto e il risultato è ottimo. C’è chi ha percepito delle citazioni “Malaspiniane” da parte di Federico Talocci in alcuni momenti. Onestamente anche io credo che ce ne siano e il risultato è piacevole senza essere grottesco.
Conclusioni
Sicuramente Goldrake U non è un anime che resterà nella storia, vuoi perchè il momento storico è diverso da quello degli anni 70, vuoi perchè oggettivamente è un prodotto che rasenta la sufficienza.
Sono lontani i disegni dei vari Shingo Araki e Kazuo Komatsubara che riuscivano a delineare forme e dettagli che ancora oggi risultano notevoli. Ma è anche vero che i tempi sono cambiati.
L’industria giapponese è in crisi perchè mancano animatori e quei pochi che ci sono hanno dei ritmi assurdi per produrre una quantità immane di disegni, spesso con stipendi bassi. E questo porta all’appiattimento dei dettagli e all’uso della computer grafica per velocizzare il flusso e dove possibile, rendere più bello il lavoro approssimativo dei disegnatori.
A volte il risultato è buono, a volte no.
E le polemiche sui volti giovanili e stilizzati lascia il tempo che trova perchè come detto sopra, l’animazione cambiata da anni e quei volti, chi è avvezzo all’animazione, li ha fatti suoi da tempo.
Ma forse la critica vera non va fatta a Grendizer U ma al sistema che sta dietro perchè probabilmente, con tempi più rilassati e budget più alti, ci saremmo trovati davanti un prodotto diverso e magari più in linea con le aspettative di tutti quelli che seppure non seguono l’animazione, in Goldrake vedono un mito intoccabile della loro infanzia.
Ma la verità è che siamo nel 2025 e questo è Goldrake U.
Atlas Ufo Robot è un’altra cosa ed è disponibile in DVD o su altri supporti (chi capisce capisce…).