Creare un nuovo eroe o eroina non è un compito facile.
Il panorama fumettistico ci ha mostrato un ventaglio di tantissimi personaggi che grazie ai loro poteri si sentivano in dovere di salvare il mondo, a volte osannati, a volte perseguiti perchè la paura di quello che non si conosce prende più facilmente il sopravvento sull’opinione pubblica.
Una delle strade che hanno funzionato nel passato è stata quella di umanizzare gli eroi, cercando di renderli il più possibile simili alle persone comuni, magari con gli stessi problemi che li aspettano a casa una volta dismessi latex e spandex.
Basti pensare alle caratterizzazioni delle X-Women di Jim Lee o alle varie Wonder Woman, Supergirl, Catwoman, Elektra e chi più ne ha più ne metta.
Come fare quindi a raccontare una storia in stile supereroistico senza cadere in qualcosa di già visto?
Ci pensa lo sceneggiatroe napoletano Antonio Sepe a tirare fuori dal cilindro un personaggio che più “normale” di così non può essere: Alex.
E inizia subito alla grande, mettendo Alex davanti al primo problema con cui “combattono” le donne nella loro vita: il ciclo mestruale!
Iniziare una giornata con un mix di dolori, mal di testa, il lavoro che chiama con la voce impietosa del capo che minaccia licenziamento, una serie ritardi sulla tabella di marcia che alimentano lo stress della giornata… diciamocelo.
Per superare una giornata del genere si deve essere necessariamente una supereroina.
Ma il bello è che questa è solo la punta dell’iceberg nella giornata di Alex, una giornata che era iniziata male ma che sta per diventare molto più impegnativa del previsto e a cui non potrà sfuggire.
Antonio Sepe, coadiuvato dai disegni di Cecilia Formicola mette in piedi una storia interessante che, dal cliffanger dell’ultima tavola, fa presagire un turbinio di problemi per la nostra Alex che, fin dalle prime vignette e dialoghi, trasuda simpatia da tutti i pori. Una caratterizzazione che funziona non solo dal lato umano ma anche estetico, una eroina che finalmente non è rappresentata come una statuaria donna formosa e muscolosa ma come una normalissima donna in cui tutte possono identificarsi e che tutti potremmo incontrare sulla nostra strada.
Se per Alex è però un “Bad Period”, per noi sicuramente non lo è perchè quando ci troviamo davanti ad un prodotto fresco, leggibile e visivamente ben fatto, significa che siamo in un “Good Period” che è quello che ci auguriamo arrivi per la nostra occhialuta, leggermente fuori forma e simpatica eroina
Bad Period è uscito il 28 aprile in anteprima al Comicon di Napoli e poi in tutte le librerie e gli store online.
Gli autori
Antonio Sepe è nato a Napoli, classe 1985, laureato in Sociologia con indirizzo Comunicazione e Media, concludendo poi una specializzazione in Digital Marketing. È uno sceneggiatore/storyteller part-time e un sognatore a tempo pieno. Ha pubblicato una serie a fumetti (Capitan Napoli, Remer Comics) ed è ideatore e co-conduttore di un podcast: Mu.Li Musica e Libri. Da sempre divoratore seriale di cultura pop, che non esita a inserire in ogni cosa che fa. Nel 2022 ha anche esordito come autore di romanzi, col primo scritto a quattro mani con Stefania Gimmelli, Punti di svista.
Cecilia Formicola è nata a Napoli nel 1994. Dopo un’esperienza a Roma come storyboard artist e illustratrice per un gioco di carte indipendente, collabora al volume The Steams Chronicles 3 per Noise Press e all’autoproduzione Tesla and the Secret Lodge. Attualmente lavora alla serie Les Mondes d’Ewilan edita da Glénat, oltre ad aver illustrato la copertina del romanzo Punti di Svista.
La casa editrice
Remer Comics è stata fondata da Fabrizio Capigatti, che ha dato vita al progetto “Capitani Italiani”, insieme a Diego Bonesso, Gilda Cesari, Riccardo Bandiera e Federico Toffano, Oltre ai “Capitani Italiani”, propone anche le collane BEYOND e BROKEN e organizza la fiera del fumetto Venezia Comics – Festival del Fumetto e della Cultura Pop di Venezia.