Senza Paura – Marco Ferrandino e Ciro Sannino

Senza Paura, una rivisitazione e al tempo stesso una parodia del nostro immaginario favolistico. Una rara occasione per scoprire o riscoprire personaggi classici.

Lo sceneggiatore Marco Ferrandino e il disegnatore Ciro Sannino ci parlando del loro ultimo lavoro pubblicato per la Douglas Edizioni: Senza Paura.

Ciao Marco, ciao Ciro. Grazie per aver accettato di rispondere a qualche domanda inerente al vostro ultimo lavoro e non solo.

Partiamo facendo un passo indietro.

Come vi siete avvicinati alle vostre rispettive aree. Molti lettori di fumetti leggendo e guardando i disegni spesso fantasticano sognando di diventare un giorno dei fumettisti o degli sceneggiatori. Quando è stato il momento in cui avete capito che volevate diventare quello che siete oggi?

MARCO: “Grazie a te per averci concesso spazio e tempo, per le piccole produzioni riuscire a far parlare di sé è importante e di questo ti siamo sinceramente grati, la Douglas Edizioni, che ha creduto nel nostro progetto portandoci sugli scaffali, è una piccola e agguerrita casa editrice partenopea, l’unica che io sappia nel napoletano specializzata in fumetto e merita di essere conosciuta non solo per il lavoro mio e di Ciro ma per tutto il suo ricco catalogo. Tornando alla tua domanda, direi… Era una notte buia e tempestosa… tutti si ricorderanno di quest’incipit battuto con insistenza da Snoopy, l’amico di Charlie Brown, come per il nostro bracco anche per me il desiderio di raccontare è sempre stato impellente. Sono uno di quei ragazzi nominati nella domanda che fantasticava sul diventare fumettista. Ho iniziato infatti come lettore onnivoro e avido per poi provare a cimentarmi dietro la macchina da scrivere (in realtà pc, ma “macchina da scrivere” fa più figo), quando mi hanno pubblicato le prime opere ho capito che forse non era solo un mio onanismo mentale ma che qualcosa da dire l’avevo.”

CIRO: “È successo quando durante un’estate mio padre mi portò in un’edicola a comprare dei fumetti da portare al mare da poter leggere. Appena capì che c’era un realizzatore dietro quelle immagini capì che avrei voluto provarci anch’io… I primi disegni che ho iniziato a fare erano di navi pirata che copiavo da un libro che avevo da piccolo.”

 

Il panorama fumettistico italiano è molto cambiato negli ultimi 20 anni. Il Marvel Cinematic Universe ha dato una grande spinta ai comics americani della casa delle idee e i manga ormai hanno invaso le fumetterie. Nonostante questa grande concorrenza il fumetto italiano riesce ancora ad avere spazio e margini di crescita. Come vedete questa coesistenza di prodotti molto diversi tra loro e cosa vedete nel futuro del fumetto italiano?

MARCO: “Escono dalle fottute pareti… ovviamente sono incontri di molto più piacevoli rispetto quelli di Aliens. L’offerta ricca è un bene anche se sono scettico riguardo il florilegio di variant cover, edizioni speciali, ecc., mi sembra un voler attingere sempre alla stessa fonte, contando su un fendom disposto a spendere ma senza acquisire nuovo pubblico.”

CIRO: “Vedo questa coesistenza in maniera molto positiva. A mio parere è solo un bene che ci siano tanti fumetti belli da leggere e da scoprire, siano essi francesi americani giapponesi.”

 

Veniamo al vostro recente lavoro. Come nasce questa collaborazione e quanto (se è successo) in corso d’opera ha avuto qualche mutazione rispetto all’idea originale

MARCO: “Vado a procurar battaglia… convinsi Ciro ad associarsi alla mia pazza idea con un discorso simile a William Wallace di Braveheart e lui non poté che accettare soccombendo davanti al mio eloquio, io la racconto così (che una bella storia è sempre importante) in realtà avevo scritto questa storia alla quale tenevo davvero molto, personaggi delle fiabe che vivono in incognito in mezzo a noi… ah, hai fatto Once Upon a Time! Era la risposta comune, in realtà mi sono ispirato più a Fables (fumetto), che Once manco mi piace. Durante un mio intervento sulla scrittura per immagini alla Accademia di Belle arti di Napoli conobbi il nostro Ciro impegnato come assistente alla cattedra, sbirciai nella sua cartella dei disegni e per lui fu la fine, doveva essere mio e così vissero felici e contenti, per rimanere in tema di fiabe. Devo dire che Ciro si è appassionato al progetto e lo ha fatto suo subito e in maniera magistrale, i cambiamenti rispetto alla mia stesura sono stati frutto di un confronto continuo, per me scrivere è riscrivere, buona la prima è un concetto che non mi appartiene.  Il tutto ha portato alla creazione di un prodotto del quale andiamo entrambi orgogliosi e che spero possa convincere anche i lettori.”

CIRO: “La collaborazione nasce per volontà di Marco Ferrandino a cui sono piaciuti i miei disegni i miei lavori ed è nata questo sodalizio su SENZAPAURA , e grazie a Marco ho imparato tanto sul fare i fumetti  in generale. Qualcosa in corso d’opera l’abbiamo adattata ma grandi modifiche rispetto all’idea di partenza non ci sono state.”

 

Napoli è un teatro ideale per ogni narrazione. Il misticismo e l’arte si intrecciano molto spesso in questa città. La scelta di ambientare questo volume in terra partenopea è legata a qualche fattore particolare?

MARCO: “Napule è mille culure, Napule è mille paure…. Direi anche mille storie. L’ambientazione partenopea è nata in maniera naturale, quando passeggio per le strade della città a volte mi perdo pensando alle storie che mi passano accanto che si sono svolte o che si sviluppano in quel momento, parte dell’azione si svolge nella nuova metropolitana, un luogo per me davvero magico, come tutti i luoghi di viaggio e di scambio ma le architetture scelte hanno amplificato la sensazione di stupore e meraviglia di questo luogo. Se fossi un personaggio delle fiabe in cerca di riservatezza è proprio lì che andrei.”

CIRO: “Vedi risposta Marco.”

 

Dateci qualche spoiler sui vostri prossimi lavori

MARCO: “Siederò sul trono più dolce del mondo… è uno dei miei personaggi a dirlo nella prossima pubblicazione sempre targata Douglas edizioni (a dimostrazione che i poverini perseverano negli errori), questa volta i disegni saranno di Luigi Barricelli, una storia in costume dedicata a un personaggio storico, in uscita in autunno, tra un po’ ne saprete di più e spero mi darai la possibilità di parlarne più dettagliatamente in questo spazio.”

CIRO: “ora sto lavorando ad una graphic Novel per Weird book edizioni. Ci sono anche altri progetti ma in una fase troppo embrionale per parlarne.”

 

In chiusura, una domanda che facciamo spesso agli artisti di ogni settore. Quali sono le basi per diventare uno sceneggiatore e un fumettista e quali sono i fumetti che non possono mancare assolutamente nelle letture “formative”?

MARCO: “Le fiabe sono vere, ha scritto Italo Calvino, perché prese tutte insieme, nelle loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, sono una spiegazione generale della vita. È il tema di SENZAPAURA che approfitto in un impeto di autoreferenzialità per consigliare, lo trovate sul sito della Douglas edizioni insieme a una ricca preview che potete sfogliare per farvi un’idea (Senzapaura Douglas Edizioni ). Per tornare alla domanda a mio avviso, per intraprendere la professione, mi permetto di riportare i tre consigli che forniva Ade Capone (compianto professionista del settore, scomparso prematuramente e creatore tra gli altri del personaggio di Lazarus Ledd) per me sono utili e attuali ancora adesso: 1. Leggere; 2. Leggere; 3. Leggere, di tutto, cose belle e brutte, fumetti, libri, saggi, manuali, cartacei o digitali, con curiosità, metodo e passione, come diceva Ade poi, se si ha qualcosa da dire, la strada per arrivare a un pubblico la si troverà. Io consiglio di inviarla alla Douglas, sono ragazzi in gamba che se vedono del valore in un progetto vi accompagnano fino a conclusione.”

CIRO: “Essendo un autodidatta perlopiù non ho avuto degli indirizzi di genere, ma ho seguito tutto quello che mi piaceva e formandomi in maniera molto eterogenea. Poiché una risposta completa ed esaustiva sulle letture formative sarebbe troppo lunga dico quelle che mi sono piaciute di più che ho letto nell’ultimi tempi: Hellblazer di Spurrier, Campbell e Bergara , Something is killing…di Tynion e dell’Edera, Headlopper di Andrew mac lean e mi sta piacendo tanto anche Asadora di Urasawa. Consiglio anche un fumetto francese  che non è arrivato ancora in Italia che si chiama “La fuite du cerveau” (la fuga dei cervelli) di Pierre Henry Gomont

Scheda tecnica
Titolo: Senzapaura
Sceneggiatore: Marco Ferrandino
Disegni: Ciro Sannino
Colori cover: Simone Prisco
Pagine: 90 B/N

 

 

Senza Paura – Marco Ferrandino e Ciro Sannino

| Interviste |
Scritto da
-