E anche questa edizione (la diciottesima) del Napoli Comicon 2016 si è conclusa.
Come sempre, la kermesse napoletana dedicata ai comics, animazione, games, videogames, musica e cinema, si dimostra una delle più apprezzate di Italia e a detta di molti professionisti del settore, seconda solo a Lucca Comics and Games.
Ma tralasciando le “posizioni in classifica”, il Napoli Comicon anche quest’anno si è presentato al suo pubblico con grandissimi ospiti, una moltitudine di eventi e proiezioni di spessore che hanno impegnato molti fan in lunghe file per accaparrarsi gli inviti (gratuiti) per accedere all’auditorium nei giorni e negli orari delle loro proiezioni preferite.
Dal nuovo serial della Fox “Outcast” al “Trono di Spade“, da “Lo chiamavano Jeeg Robot” con la presenza del regista Gabriele Mainetti, all’anteprima cinematografica di “The Boy and the beast” (il nuovo lungometraggio di Mamoru Hosoda, noto ai fan per “Summer Wars” e “La ragazza che saltava nel tempo“), l’auditorium è stato letteralmente preso d’assalto. Ma non solo proiezioni. La presenza di Michael Cudlitz, attore della fortunata serie tv “The Walking dead” è stato motivo di interminabili attese e delusioni per chi nonostante la fila, non è riuscito ad avvicinarlo per una foto.
Maggiori info sull’evento potete trovarle qui: http://www.mondofox.it/2016/04/25/michael-cudlitz-napoli-comicon-live-streaming/.
Per quanto riguarda gli ospiti, come sempre tantissimi così come riportava la timetable sul sito del Comicon (potete guardarla cliccando qui) e tra loro spiccavano Don Rosa, il più grande disegnatore Disney in vita, Milo Manara, Adam Kubert e Silver a cui è stata dedicata un’ampia mostra.
Mostra che è stata condivisa con altri tre temi: “Gli audiovisivi e il rapporto tra fumetto e tv“, “La grandiosa DC“, “I 20 anni di PK“.
Come scritto prima, tanti artisti sempre disponibili e ricercatissimi dai fan che pur di fare una foto con loro o avere un disegno o autografo su un albo, hanno passato molto tempo in coda ma si sa, la passione fa superare anche le lunghe attese.
Tra i tanti, ho avuto modo di reincontrare artisti conosciuti in altre occasioni e di conoscerne di nuovi.
Don Rosa (reincontrato dopo oltre 10 anni dalla sua prima ospitata al Comicon nella vecchia Location del Castel S.Elmo), Sergio Algozzino, Lorenza Di Sepio (Simple e Madama), Don Alemanno, ma anche Giuseppe Camuncoli, Matteo Marino e Claudio Gotti (autori del libro “Il mio primo dizionario delle serie tv cult”), Fabrizio Mazzotta (storico doppiatore di Eros, Puffo tontolone ma noto ai più per Krusty il clown), il simpaticissimo Maurizio Merluzzo, Alessandro Campaiola (doppiatore di “The Flash”, “L’attacco dei giganti”, “One punch Man”), Maura Cenciarelli (cantante di molte sigle realizzate dal gruppo “I nostri figli”, come Ape Magà, Belle et Sebastien, ma non solo… e doppiatrice Alyssa Milano in Streghe, Castle, Breaking In, Ralph Winchester ne I Simpson, Meg Griffin ne I Griffin, Yogina Yokono in Mila e Shiro, due cuori della pallavolo, e molti altri…), Tony Sandoval, Germano Massenzio, John Bolton.
Segnalo i due eventi di cui sono stato protagonista su cui poi scriverò un articolo dedicato ovvero lo “Speciale sul doppiaggio” e “La tv che fu”.
Nel primo, grazie alla presenza di Fabrizio Mazzotta, Maurizio Merluzzo, Alessandro Campaiola, Maura Cenciarelli e Nunziante Valoroso, si è assistito ad un incontro bellissimo in una sala gremita oltre ogni limite.
Nel secondo incontro, anche questo con una sala pienissima, si è parlato dei cartoni animati e telefilm degli anni 80 con video e curiosità.
Come sempre nutrita la presenza di cosplayer che nonostante il clima non propriamente favorevole (anche se la temuta allerta meteo per temporale non si è diventata realtà ma è stata un semplice alternarsi di pioggia e sole) hanno dato colore e folklore ai quattro giorni di eventi ovviamente culminati della grara a loro dedicata e svoltasi nell’auditorium.
Unica pecca, a mio avviso, resta sempre il programma del Palco.
Eccezion fatta per qualche gruppo, gli eventi relativi alla musica dal vivo mancano di una presenza “di spessore” così come avviene in tutte le fiere di settore in Italia. La scelta di orientarsi verso gruppi emergenti o comunque band di carattere locale ha il suo perchè nel momento in cui si deve riempire il palinsesto del palco nonostante alcuni gruppi forse non erano a tema “cartoon”. E sfortuna vuole che Azumi Inoue, interprete di molte canzoni dei film dello Studio Ghibli di Hayao Miyazki, non abbia avuto modo di esibirsi venerdi causa pioggia. Non sono sicuro che poi abbia avuto modo di farlo negli altri giorni ma resta il fatto che escludendo lei (che nonostante parliamo delle Bgm Ghibli resta un nome di nicchia), chi altro c’era? I soliti K-Ble Jungle ormai triti e ritriti in tutte le salse in ogni evento italico? Ma siamo sicuri che poi piacciono? Io ho visto molta più gente (ma molta in più) durante la performance degli Zapping cartoon project. E non lo dico perchè li conosco, ma perchè chiunque era lì ha visto un pubblico numeroso ballare e cantare…
Ma purtroppo questa è una nota stonata che sembra non sia possibile accordare dato che le linee guida di chi decide il palinsesto dei live sono a senso unico.
Ma a parte questo neo (a mio avviso), il Napoli Comicon resta una “macchina da guerra” che per quattro giorni blocca un quartiere intero e diverti tutti, dai grandi ai piccini e che continua a crescere in maniera notevole di anno in anno.
E di questo passo, anche la Mostra d’Oltremare diventerà piccola per i numeri che totalizza questo evento.